C'era una volta un drago
La capretta degli scribacchini mi ha fatto tornare in mente il draghetto della mia infanzia, che altro non è se non il protagonista di questa filastrocca che mia mamma aveva imparato su "I QUINDICI" i libri del come e del perchè e che io e mia sorella recitavamo a memoria!
C'era una volta un drago terror della foresta,
un corpo tutto squame, sul capo una gran cresta.
Due occhi rossi gialli ed un vocione roco,
due fauci sempre aperte a sputare fumo e fuoco.
Ma un giorno un saggio mago lo prese per il collo
e in un secchione d'acqua lo mise un poco a mollo.
Sbollito dagli ardori gli disse: "Adesso tu
ti metti a fare il bravo e di guai non ne fai più!".
Al posto delle zampe gli mise quattro ruote
al posto del vocione un fischio a quattro note.
Le fauci bene chiuse legate per benino
e infine sulla testa gli sistemò un camino.
I due occhi rossi e gialli li trasformò in due fari,
e infine mise tutto su un paio di binari.
Allora il saggio mago tornò a casa sereno,
aveva ucciso il drago ed inventato il treno.

(pineta di Pietrasanta - LU, 1980)
Ciuff, ciuuff....
>^^<